| 
							 
							
							5 APR - BENTIVEGNA, 
							GUIDI (PDL): "GIUSTO LASCIARE AULA, NULLA DA ONORARE 
							Rivendico con 
							orgoglio la scelta compiuta oggi in aula Giulio 
							Cesare, insieme agli altri consiglieri del Pdl, di 
							non ricordare Rosario Bentivegna. Se i partigiani 
							comunisti come lui avessero vinto fino in fondo, 
							l'Italia sarebbe divenuta una repubblica popolare, 
							come quelle subite dai popoli dell'est europeo. 
							Nessun onore, dunque, ad un personaggio discusso e 
							controverso, che lottava non per la libertà e la 
							democrazia, ma per instaurare una dittatura 
							sanguinaria e feroce; nessun riconoscimento ad un 
							personaggio controverso, autore non pentito della 
							mattanza di via Rasella che diede luogo alla strage 
							delle Fosse Ardeatine. Spiace semmai che nessuno a 
							sinistra abbia ritenuto di spendere una sola parola 
							per ricordare invece le vittime innocenti di 
							Bentivegna, tra cui Pietro Zuccheretti di anni 13, 
							letteralmente fatto a pezzi dalla bomba di via 
							Rasella, e Giorgio Barbarisi, ufficiale della 
							Guardia di Finanza assassinato a guerra finita 
							perché "colpevole" di defiggere manifesti comunisti. 
							Appare evidente come i veri nostalgici per le 
							contrapposizioni del passato abitino a sinistra: una 
							sinistra ancora comunista, incapace di procedere ad 
							una autentica pacificazione nazionale e al 
							necessario superamento della stagione dell'odio, 
							forse perché non ha nulla da dire sulle 
							problematiche del presente». Lo dichiara, in una 
							nota, Federico Guidi, consigliere Pdl di Roma 
							Capitale. 
							 
							 
							
							4 APR - BENTIVEGNA, 
							GUIDI (PDL): "NO A QUALSIASI INTITOLAZIONE" 
							Sono assolutamente 
							contrario a qualsiasi intitolazione toponomastica a 
							Rosario Bentivegna. Non solo perché è stato un 
							personaggio discusso e controverso, imputato in 
							numerosi processi penali a causa delle sue gesta, 
							autore, non pentito, della mattanza di via Rasella 
							che diede luogo alla strage delle Fosse Ardeatine, 
							ma soprattutto perché non si può intitolare una 
							strada a chi, da partigiano comunista, lottava non 
							per la libertà e la democrazia ma per instaurare una 
							dittatura sanguinaria e feroce, quella del 
							proletariato. Piuttosto andrebbero ricordate le 
							vittime innocenti di Bentivegna, tra cui Pietro 
							Zuccheretti di anni 13, letteralmente fatto a pezzi 
							dalla bomba messa a via Rasella, e Giorgio Barbarisi, 
							ufficiale della Guardia di Finanza assassinato a 
							guerra finita perché 'colpevole' di defiggere 
							manifesti comunisti, con la speranza cha mai più la 
							città di Roma debba conoscere gli episodi tristi e 
							sanguinari di una guerra civile». Lo dichiara in una 
							nota Federico Guidi, consigliere Pdl di Roma 
							Capitale.  |